mercoledì 8 maggio 2013

Bimbo venduto per 25mila euro, la mamma minorenne ha denunciato il ginecologo


Un ginecologo è stato arrestato con l'accusa di aver venduto un neonato partorito da una minorenne in difficoltà.

il medico si chiama Andrea Cozzolino ed è originario di Scafati. L' accusa è di aver convinto una minorenne a vendere per 25.000 euro a una coppia il bambino del quale era incinta e che ha poi partorito.

Per i coniugi che hanno comperato il bambino, Elio Miranda e Carmela Giordano, residenti in provincia di Salerno, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l' obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria (e non l' arresto, come in un primo momento comunicato.).

Il ginecologo, in servizio nelle cliniche convenzionate «S. Anna» di Caserta e «Santa Lucia» di San Giuseppe Vesuviano, eseguiva aborti anche oltre i termini consentiti dalla legge 194. Per questo la minorenne si era presentata nella clinica «S. Anna» chiedendogli di interrompere la gravidanza. Di fronte alla richiesta di 6 mila euro avanzata dal medico, la minorenne aveva fatto presente la sua condizione di difficoltà economica. Il dottor Cozzolino l' aveva allora convinta a partorire il bambino nella clinica «S. Lucia», promettendole aiuto per disfarsi del bambino ed evitare il riconoscimento del figlio. Il ginecologo aveva in realtà «promesso» ad una coppia della provincia di Salerno Carmela Giordano ed Elio Miranda, aspiranti genitori, di procurare loro un bambino in cambio della somma di 25 mila euro.

Risale all' ottobre 2011 la compravendita del bambino mediata dal ginecologo che si era fatto consegnare 25 mila euro dagli aspiranti genitori. Le indagini della Squadra mobile della Questura di Caserta sono partite da una segnalazione della madre naturale a un centro anti-violenza di Santa Maria Capua Vetere, dopo che si era accorta che il bambino venduto alla coppia risultava inserito nello stato di famiglia dei propri genitori ed aveva presentato una denuncia. 

Il dottor Cozzolino aveva assicurato alla minorenne che il bambino sarebbe stato riconosciuto dai nuovi genitori, ma la direzione della clinica «Santa Lucia», estranea alla compravendita, aveva comunicato al Comune di residenza della madre vera i dati anagrafici del neonato. 

La madre del neonato, che ha ottenuto che il bimbo fosse tolto alla coppia che l' aveva acquistato ed affidato ad una casa famiglia, è indagata per violazione della legge sull' adozione e l'affidamento dei minori; nei suoi confronti la Procura di Santa Maria Capua Vetere non ha chiesto l' adozione di misure cautelari.   (FONTE IL MATTINO DI NAPOLI )

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