venerdì 31 maggio 2013

Brucellosi



La brucellosi è una patologia di tipo infettivo causata dalle brucelle, un genere di batteri Gram- di cui esistono sette specie. 
La brucellosi è una malattia che colpisce principalmente le specie animali; delle sette specie di brucelle, sono quattro quelle che risultano patogene anche per l'uomo. 
Esistono diversi sinonimi con la quale viene indicata la brucellosi, perlopiù derivati dalle aree geografiche nelle quali la brucellosi è maggiormente diffusa (febbre maltesefebbre mediterraneafebbre di Cipro e febbre di Gibilterra), ma anche dal carattere intermittente della patologia, la brucellosi infatti viene chiamata anche tifo intermittente oppure febbre ondulante
Il genere di batteri all'origine della brucellosi deriva dal nome del medico australiano che lo isolò nel 1887, Sir David Bruce; Bruce chiamò Micrococcus melitensis il batterio isolato dalla milza di soldati inglesi deceduti di brucellosi; in seguito tale batterio venne denominato Brucella melitensis.


Le sette specie di brucelle sono le seguenti: 

  • Brucella melitensis
  • Brucella abortus
  • Brucella suis
  • Brucella canis
  • Brucella ovis
  • Brucella neotomae
  • Brucella maris.
Le prime quattro specie di brucelle dell'elenco sopra riportato sono le brucelle che risultano patogene anche per la razza umana.
La brucellosi da Brucella melitensis, un batterio di cui esistono 3 biotipi, colpisce in prevalenza i caprini e gli ovini nei quali può provocare aborto, artrite, borsite e orchite. La brucellosi da B. melitensis è molto diffusa in diverse parti del globo; nel nostro Paese, e in tutto il bacino del Mediterraneo, è l'agente eziologico più frequente di brucellosi umana. 
La brucellosi da Brucella abortus, un batterio di cui esistono 8 biotipi (da 1 a 9, l'8 non esiste), è una forma di brucellosi che provoca aborto nei bovini. Il biotipo 1 di B. abortus è universalmente diffuso, mentre gli altri non sono distribuiti in modo uniforme. L'uomo può essere colpito da 7 degli 8 biotipi del batterio (1-6 e 9). Nel genere umano la brucellosi da B. abortus è generalmente meno grave della brucellosi da B. melitensis. 



La brucellosi da Brucella suis, un batterio di cui esistono 4 biotipi, colpisce prevalentemente suini e roditori. Nel continente europeo il biotipo più diffuso di B. suis è il 2. Nel genere umano, la brucellosi da B. suis può essere causa di una forte debilitazione, inoltre la sua durata è mediamente maggiore rispetto a quella relativa ad altre forme. 
La brucellosi da Brucella canis colpisce prevalentemente i cani; la brucellosi canina provoca aborto tardivo ed è anche causa di infertilità; nei cani maschi può dare sterilità, infiammazione testicolare e infiammazione scrotale. Per quanto non vi siano evidenze scientifiche che alcune razze canine siano più sensibili di altre alla brucellosi, si è osservata una notevole incidenza di questa patologia nei beagle. La brucellosi colpisce prevalentemente cani adulti, ma nessuna età ne è immune. 
Nell'uomo la brucellosi da B. canis è responsabile di una sintomatologia più lieve rispetto a quella provocata da altre specie di brucelle; anche il decorso della patologia è generalmente più breve. 


La brucellosi da Brucella canis colpisce prevalentemente i cani; la brucellosi canina provoca aborto tardivo ed è anche causa di infertilità; nei cani maschi può dare sterilità, infiammazione testicolare e infiammazione scrotale. Per quanto non vi siano evidenze scientifiche che alcune razze canine siano più sensibili di altre alla brucellosi, si è osservata una notevole incidenza di questa patologia nei beagle. La brucellosi colpisce prevalentemente cani adulti, ma nessuna età ne è immune. 
Nell'uomo la brucellosi da B. canis è responsabile di una sintomatologia più lieve rispetto a quella provocata da altre specie di brucelle; anche il decorso della patologia è generalmente più breve. 
La brucellosi da Brucella ovis provoca l'epididimite (infiammazione dell'epididimo) nel montone e può provocare aborto nelle pecore. La B. ovis non infetta altre specie animali e non è patogena per il genere umano; le pecore possono venire colpite da brucellosi da B. ovis soltanto per infezione sperimentale. 
La brucellosi da Brucella neotomae è stata riscontrata soltanto negli Stati Uniti nel topo del deserto. 
La brucellosi da Brucella maris è stata riscontrata soltanto in cetacei e pinnipedi tant'è che è stata proposta una divisione in Brucella pinnipediae e Brucella cetaceae. La B. maris non è una specie patogena per l'uomo. 
La brucellosi nell'uomo deriva dal contatto diretto con animali infetti (contatto con le loro secrezioni o in seguito a ingestione di latte o latticini non pastorizzati). Le categorie più colpite sono ovviamente quelle che, per ragioni professionali, sono frequentemente a contatto con animali (allevatori, veterinari, dipendenti di mattatoi, macellai ecc). 
Difficilmente la carne di animali colpiti da brucellosi è fonte di infezione; i motivi sono sostanzialmente due: le carni vengono generalmente cotte e la carica batterica è solitamente molto bassa. La trasmissione della brucellosi da uomo a uomo è possibile, ma è un'evenienza decisamente rara. 
Nel genere umano l'incidenza della brucellosi è stata decisamente ridotta dall'eradicazione della patologia bovina in quelle zone geografiche in cui essa era particolarmente diffusa. 
La brucellosi è una patologia a decorso generalmente benigno, anche se il rischio di mortalità non può essere considerato nullo. La gravità della patologia è legata alle condizioni generali del soggetto che contrae l'infezione, al tipo di batterio e alla modalità di acquisizione della patologia. 

                         Segni e sintomi della brucellosi nell'uomo

La sintomatologia della brucellosi è poco specifica; i segni e sintomi più comunemente riscontrati sono febbre, sudorazione, sensazione di malessere, perdita dell'appetito, mal di testa e artro-mialgia. 
Le prime manifestazioni della brucellosi fanno la loro comparsa in modo generalmente improvviso dopo qualche settimana dall'infezione. Il segno più comune della brucellosi è la febbre; nelle fasi iniziali della patologia si presenta in modo irregolare ed è caratterizzata da sbalzi anche notevoli; se la patologia non viene trattata, la febbre assume la caratteristica che identifica uno dei sinonimi della brucellosi: febbre ondulante; essa infatti sale e scende durante tutto il corso della settimana. 
Un altro segno sempre presente nella brucellosi è la sudorazione, spesso maleodorante, accompagnata dalla sgradevole sensazione di sapore cattivo in bocca; il malessere che il soggetto affetto da brucellosi avverte è spesso notevole; in alcuni casi si hanno ingrossamento di fegato e milza e linfo-adenomegalie. 
La brucellosi è una patologia sistemica; in alcuni casi certi organi sono maggiormente coinvolti e in questo caso di parla di patologia focale. Dopo la terapia le ricadute sono possibili; ciò avviene solitamente dopo alcuni mesi che si sono interrotte le cure. Le forme croniche di brucellosi sono dovute a focolai infetti presenti nei linfonodi, nella milza, nel fegato o nel midollo osseo. 
La brucellosi non è indenne da complicazioni che in alcuni casi possono essere anche molto serie; tali complicazioni possono coinvolgere diversi organi e tessuti; possono verificarsi colite, ileite, epatopatia, pancreatite, colecistite, spondilite, sacro-ileite, meningite, encefalite, mielite, endocardite (questa complicazione si verifica raramente, ma rappresenta la principale causa di morte da brucellosi), pericardite, bronchite, polmonite, ascesso polmonare, versamento pleurico, linfoadenopatia ilare, pielonefrite, nefrite interstiziale, glomerulonefrite, epididimite, orchite, aborto, anemia, leucopenia, trombocitopenia, disturbi della coagulazione, dermatite da contatto, esantema, eritema nodoso e uveite. 


              Diagnosi e terapia della brucellosi

Vista la relativa specificità della sintomatologia della brucellosi, è fondamentale una notevole accuratezza nell'anamnesi affinché si possa sospettare la patologia. Vanno ovviamente presi in seria considerazione i fattori occupazionali (come abbiamo visto, vi sono professioni in cui il rischio di contrarre la patologia è notevolmente più alto), viaggi in determinate aree geografiche e ingestione di cibi a rischio (per esempio il latte non pastorizzato).
Esistono diverse metodiche per indagare la presenza di brucellosi: sierodiagnosi di Wright (una tecnica che sta cadendo in disuso), i test immunoenzimatici (gravati da un alto tasso di falsi positivi), i test di microagglutinazione per la ricerca degli anticorpi totali agglutinanti ecc.
La certezza della diagnosi viene ottenuta isolando le brucelle dalla coltura di un campione ematico, dalla coltura di midollo osseo o di altri tessuti, ma non è sempre possibile riuscire a isolare il batterio responsabile della brucellosi. 
La brucellosi, anche quando non viene trattata, ha comunque, generalmente, un decorso benigno. La terapia antibiotica però diminuisce la durata della patologia, riduce la sintomatologia e fa diminuire il rischio di complicazioni e successive ricadute. 
Fra i vari farmaci che vengono utilizzati per trattare la brucellosi vi sono la doxiciclina in associazione a rifampicina o a streptomicina. La scelta dei farmaci comunque viene fatta basandosi anche su fattori quali l'età del soggetto, le sue condizioni generali, la presenza o meno di complicazioni ecc. 
Non esistono vaccini efficaci per l'uomo; è quindi importante, soprattutto per coloro che sono soggetti a un maggiore rischio di infezione, mettere in atto tutte le strategie preventive possibili (vaccinazione degli animali, utilizzo di guanti protettivi, evitare il consumo di prodotti non pastorizzati ecc.).  (FONTE Albanesi it)
                          


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