domenica 9 giugno 2013

Atterraggio di emergenza a Fiumicino Il pilota: «Ho fatto solo il mio dovere Mi sono detto: adesso li riporto a casa»



ROMA - «Non ho fatto niente di eccezionale, solo il mio dovere. E mandatemi presto a casa, dalla mia famiglia, saranno preoccupati e mi aspettano». 
Dopo quasi tre ore di deposizione il comandante Gianluca Rabitti Martini, 49 anni, di Perugia, oltre 12 mila ore d’esperienza in volo sulle spalle, esce dagli uffici della polizia giudiziaria dell’aeroporto di Fiumicino. E’ stanco, provato dal terribile imprevisto di un carrello difettoso e dal conseguente atterraggio di emergenza. Ha compiuto un’impresa speciale ma non ne vuole parlare, si schermisce, chiede di tornare ad abbracciare la sua famiglia. «Si può dire che è stato un eroe, capace di un atterraggio compiuto con molta maestria» sintetizza il direttore della V Zona della Polizia di Frontiera, Antonio Del Greco, tra i primi a correre in pista per portare i soccorsi insieme con i vigili del fuoco.


    (Fonte il Messaggero)

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