giovedì 6 giugno 2013

USA, spiate le telefonate di milioni di cittadini. La Casa Bianca: per combattere il terrorismo


ROMA - Le telefonate di milionidi persone sono state spiate negli Stati Uniti. Verizon, uno dei principali operatori di telefonia Usa, ha ricevuto ordine di fornire ai servizi d'intelligence statunitensi tutti i dati su tutte le telefonate che gestisce. Lo ha rivelato il quotidiano britannico Guardian, che ha ottenuto una copia dell'ordine emesso in data 25 aprile da un tribunale riservato, la Foreign Intelligence Surveillance Court, che impone a Verizon di fornire per tre mesi determinate informazioni su tutte le telefonate effettuate all'interno degli Stati Uniti e verso l'estero. Le informazioni raccolte da Verizon venivano fornite alla National Security Agency(Nsa).


Un alto funzionario dell'amministrazione Obama ha poi confermato la raccolta di dati sulle telefonate di milioni di utenti. L'amministrazione, ha poi sottolineato il funzionario della Casa Bianca, ha difeso la pratica dei controlli sulle telefonate degli utenti di Verizon definendola «uno strumento fondamentale per proteggere la nazione dalle minacce terroristiche nei confronti degli Stati Uniti».

La compagnia telefonica, alla quale l'ordine vieta di fornire qualsiasi informazione sulla vicenda, ha declinato ogni richiesta di commento. Secondo il Guardian, l'ordine impone alla Verizon di fornire giornalmente tutti i "metadati telefonici", ovvero i numeri telefonici di chi effettua le chiamate e di chi le riceve e la durata delle conversazioni. 
Non sono richiesti nomi, indirizzi, informazioni finanziarie sugli utenti e contenuto delle conversazioni. L'insieme dei dati su milioni di telefonate dovrebbe permettere alla Nsa di tracciare gli schemi delle comunicazioni all'interno e verso l'esterno. L'ordine firmato dal giudice Roger Vinson appare inusuale in quanto non menziona un gruppo o una specifica minaccia terroristica.

Secondo il Guardian, il provvedimento - basato sul Patriot Act approvato dopo gli attentati dell'11 settembre 2001- dimostra per la prima volta la raccolta indiscriminata di dati sui cittadini americani da parte dell'amministrazione di Barack Obama.

L'ordine per la sorveglianza telefonica emesso da un tribunale Usa «è autentico» e «sembra un atto di routine di rinnovamento di una direttiva emessa per la prima volta dalla stessa corte nel 2006», scrive il Washington Post, citando funzionari dell'amministrazione Usa e un esperto, tutti coperti dall'anonimato.

Il New York Times afferma che già lo scorso anno erano emerse «voci» su possibili operazioni di sorveglianza. Il quotidiano cita una lettera di due senatori democratici del Senate Intelligence Committee al ministro della Giustizia Eric Holder. In sostanza, il Nyt lascia intendere che quanto rivelato dal Guardian sia la punta dell'iceberg di un più esteso programma di sorveglianza.

                       (Articolo tratto da: il Mattino )


Nessun commento:

Posta un commento