domenica 30 giugno 2013

La moglie scopre il tradimento, lui la picchia: domiciliari dall'amante

La foto non si riferisce ai fatti narrati


TREVISO - Picchia la moglie che lo scopre con un'altra e viene condannato non solo a pagare 6mila euro di danni morali e oltre 3mila di spese legali, ma anche a 15 giorni di permanenza domiciliare nell'abitazione dell'amante. Una sentenza che potrebbe far sorridere, ma che in realtà è uno dei più duri provvedimenti mai applicati dal Tribunale di Treviso in casi simili.

A pronunciarla è stato il giudice di pace Valerio Chiozzi davanti al quale si sono presentati gli ormai ex coniugi: da una parte la moglie tradita, difesa dall'avvocato Daniele Panico, dall'altra il marito, assistito d'ufficio dall'avvocato Walter Fuser. L'uomo, stando alle contestazioni mosse dal pm Francesca Torri sul cui tavolo era pervenuta la denuncia presentata dalla donna, era chiamato a rispondere del reato di lesioni per le ferite riportate dall'ex moglie dopo l'accaduto. 

I medici che l'avevano visitata, come poi hanno confermato i risultati della perizia disposta dal giudice, avevano stabilito una malattia per 5 giorni di prognosi. Quanto bastava alla donna per poter trascinare l'ex coniuge in Tribunale e chiedergli i danni non solo per le presunte botte ricevute ma per aver fatto naufragare il matrimonio. Presunte, perchè la versione del marito è sempre stata diversa: secondo l'uomo le ferite riportate sarebbero conseguenza di una caduta e nulla più. Ma il giudice, esaminate le prove, ha dato ragione alla querelante disponendo inoltre la permanenza domiciliare per l'uomo. 

I fatti risalgono al mese di giugno dello scorso anno. Marito e moglie, entrambi sulla trentina con due figli piccoli, entrano in crisi coniugale. Lei sospetta che il coniuge abbia un'amante e per qualche settimana cerca di coglierlo con le mani nel sacco per capire se i suoi presentimenti sono fondati. Mossa dalla rabbia e dalla gelosia decide di smascherare l’uomo. Così una sera d'estate, quando lui le dice che sarebbe uscito a cena con dei colleghi di lavoro, lei decide di pedinarlo. E trova la conferma che cercava: vede l'auto fermarsi e il marito scendere, non davanti al ristorante ma a casa dell'amante. A quel punto entra in azione e li becca sull'uscio dell'abitazione. Ha in mente la più classica delle scenate ma viene colta di sorpresa, secondo la sua versione, dalla reazione dell'uomo che, preso in contropiede dal pedinamento, avrebbe iniziato a insultarla e a picchiarla. Secondo la difesa, la donna si sarebbe fatta male da sola scivolando nel vialetto.
La perizia medica però ha escluso che quelle ferite fossero compatibili con una semplice caduta.

                / TRATTO DA: IL MATTINO /

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