lunedì 10 giugno 2013

Si dà fuoco e si lancia dal balcone del Comune: morto fioraio.


Ercolano, fioraio di 49 anni si uccide per un'autorizzazione negata. Feriti un passante e un vigile urbano. Il dolore del cardinale



Il titolare di un negozio di fiori di Ercolano, Antonio Formicola di 49 anni, è morto questa mattina dopo essersi dato fuoco ed essersi lanciato dal balcone della stanza del sindaco del Comune di Ercolano.

La Polizia ha reso nota una prima ricostruzione della tragedia. 

L'uomo, vedovo e con due figli (un uomo e una donna sposata), si è recato in Comune per protestare contro la mancata concessione di un parcheggio riservato davanti al suo negozio. 

Una volta nell'ufficio del sindaco, Formicola ha fatto uscire dall'ufficio i presenti minacciandoli con una lama. L'uomo - secondo quanto ricostruito dagli investigatori - prima di darsi fuoco si era già infilato un cappio al collo legato per un'estremità al balcone del Comune (come si vede anche dalle poche immagini che ritraggono Formicola poco prima della sua morte). Quando si è lanciato nel vuoto è rimasto per qualche secondo appeso mentre il suo corpo bruciava. A nulla sono valsi i tentativi dei soccorritori, tra i quali alcuni agenti di polizia intervenuti sul posto, di tirarlo su: la corda di fibra in plastica ed intrisa di benzina, ha presto ceduto al peso ed al fuoco, determinando la caduta al suolo e la successiva morte del fioraio.

Dopo il pesante tonfo in strada, un passante si è precipitato per prestare i primi soccorsi ma è stato colpito in testa da un estintore lanciato da qualcuno al primo piano per estinguere le fiamme. Il giovane, di 36 anni, ha riportato un trauma cranico e una lacerazione suturata con trenta punti. 

Formicola è stato poi trasportato nel centro Grandi Ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli dove è giunto in gravissime condizioni. Lì è deceduto malgrado l'intervento dei medici.

Alla notizia della morte, nella piazza antistante il Municipio è scoppiata una rivolta da parte degli altri commercinti che si trovavano lì per manifestare. Al grido di «Assassini, assassini», i manifestanti hanno tentto di dare l'assalto al palazzo comunale. E' stato necessario l'intervento di numerosi agenti di polizia per riportare la calma. 

Burbero ma sempre disponibile verso il prossimo, tanto da guadagnarsi l'appellativo di «orco buono»: così, da alcuni negozianti suoi colleghi, è stato descritto Antonio Formicola. L'uomo aveva perso la moglie qualche anno fa ed era padre di due figli. Abitava in via Sacramento, una stradina adiacente a quella dove aveva il suo negozio, «La Violetta», in corso Resina. Le indagini sull'accaduto sono nelle mani del pm di turno della Procura di Napoli Giovanni Corona, che si occupa prevalentemente di infortuni sul lavoro.


     / Articolo tratto da: IL MATTINO /

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